da un intervento di Antonio Casolaro del 26 settembre
"Non c'è assolutamente gratificazione in quanto si legge nelle pagine che Vi allego, ma posso dire con assoluta sicurezza di aver salvato centinaia di lavoratori e lavoratrici dalla perdita del loro Tfr, afferma AC, nella sua mail, e continua: nei casi poi di silenzio nella decisione (30 giugno 2007 o nei sei mesi dall'assunzione) da parte del lavoratore ho sempre suggerito di considerare il silenzio come scelta per lasciare presso il datore di lavoro la propria liquidazione. Voglio ricordare che Liberazione per settimane vendette l'ultima pagina del giornale alla Cgil per convincere i lavoratori a destinare il Tfr ai fondi chiusi sindacali". L'allarme viene dalla stessa COVIP, la commissione di vigilanza sui fondi pensione, che chiede alle organizzazioni sindacali di fare "assemblee nelle aziende", prima che i lavoratori cominciano ad agitarsi "più del dovuto e le angosce prendano dimensioni allarmanti in modo particolare per gli iscritti ai fondi di categoria. La presenza fisica delle strutture sindacali e fondamentale in un momento come questo non lasciamo i nostri compagni da soli." Nel frattempo la stessa COVIP ha provato a buttare acqua sul fuoco e a tranquillizzare i lavoratori: già il 17 settembre in un comunicato stampa, in relazione alle notizie di stampa comparse su alcuni quotidiani circa possibili conseguenze per i Fondi pensione italiani, in particolare quelli negoziali, derivanti dalla crisi che ha colpito la Lehman Brothers, "il Presidente della COVIP - Commissione di vigilanza sui fondi pensione - prof. Luigi Scimìa, dichiara di aver già disposto un'accurata indagine sulla reale situazione complessiva dei fondi di previdenza complementare. Da primi accertamenti svolti nella giornata di oggi su un complesso di fondi negoziali, rappresentanti circa il 65 per cento del totale degli assets di tale categoria di fondi, è emerso che, l'esposizione diretta verso i titoli azionari e obbligazionari della Lehman Brothers rappresenta appena lo 0,10 per cento del totale della massa fiduciaria gestita". La notizia viene prontamente riportata dal SOLE 24 ORE: in realtà la situazione è più preoccupante, per gli effetti di contagio che può avere, e dimostra chiaramente che il TFR non può essere garantito dal mercato.
articolo SOLE 24 ORE
lettera del presidente del fondo COMETA al Ministro Sacconi
articolo LA REPUBBLICA
"Non c'è assolutamente gratificazione in quanto si legge nelle pagine che Vi allego, ma posso dire con assoluta sicurezza di aver salvato centinaia di lavoratori e lavoratrici dalla perdita del loro Tfr, afferma AC, nella sua mail, e continua: nei casi poi di silenzio nella decisione (30 giugno 2007 o nei sei mesi dall'assunzione) da parte del lavoratore ho sempre suggerito di considerare il silenzio come scelta per lasciare presso il datore di lavoro la propria liquidazione. Voglio ricordare che Liberazione per settimane vendette l'ultima pagina del giornale alla Cgil per convincere i lavoratori a destinare il Tfr ai fondi chiusi sindacali". L'allarme viene dalla stessa COVIP, la commissione di vigilanza sui fondi pensione, che chiede alle organizzazioni sindacali di fare "assemblee nelle aziende", prima che i lavoratori cominciano ad agitarsi "più del dovuto e le angosce prendano dimensioni allarmanti in modo particolare per gli iscritti ai fondi di categoria. La presenza fisica delle strutture sindacali e fondamentale in un momento come questo non lasciamo i nostri compagni da soli." Nel frattempo la stessa COVIP ha provato a buttare acqua sul fuoco e a tranquillizzare i lavoratori: già il 17 settembre in un comunicato stampa, in relazione alle notizie di stampa comparse su alcuni quotidiani circa possibili conseguenze per i Fondi pensione italiani, in particolare quelli negoziali, derivanti dalla crisi che ha colpito la Lehman Brothers, "il Presidente della COVIP - Commissione di vigilanza sui fondi pensione - prof. Luigi Scimìa, dichiara di aver già disposto un'accurata indagine sulla reale situazione complessiva dei fondi di previdenza complementare. Da primi accertamenti svolti nella giornata di oggi su un complesso di fondi negoziali, rappresentanti circa il 65 per cento del totale degli assets di tale categoria di fondi, è emerso che, l'esposizione diretta verso i titoli azionari e obbligazionari della Lehman Brothers rappresenta appena lo 0,10 per cento del totale della massa fiduciaria gestita". La notizia viene prontamente riportata dal SOLE 24 ORE: in realtà la situazione è più preoccupante, per gli effetti di contagio che può avere, e dimostra chiaramente che il TFR non può essere garantito dal mercato.
articolo SOLE 24 ORE
lettera del presidente del fondo COMETA al Ministro Sacconi
articolo LA REPUBBLICA
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