Angela ha gli occhi umidi e la voce tremante , quando ci racconta la sua storia, con lei i suoi tre figli; il più piccolo solo un anno, la più grande 6 anni; tre figli nati e cresciuti in Italia. Lei è qui da 12 anni; non è riuscita mai ad avere un permesso di soggiorno; ha sempre lavorato come poteva per crescere i suoi figli, ma riuscendo sempre a pagare il pigione di casa, a vestirli e farli mangiare, senza dover chiedere nulla a nessuno, e senza commettere reati.
Dopo il decreto sulla sicurezza, che aumenta le pene per i proprietari di casa che ospitano clandestini e irregolari, benché in regola con i fitti, è stata energicamente invitata a lasciare casa; ma dove poteva andare con i suoi figli ? chi altro poteva dare lei ospitalità? Ha rifiutato e resistito alle insistenti pressioni del padrone di casa, che le ha staccato acqua e luce , lasciandola al secco e al buio da oltre un mese. Il 27 Luglio scorso Angela, in piena notte, ha ricevuto la visita di questo signore, che al suo ennesimo rifiuto di andare via , l’ha aggredita con pugni e calci ; una gomitata in pieno viso le ha fatto saltare i denti . Angela , insanguinata, è andata in Ospedale ; la diagnosi di uscita è : “ AVULSIONE TRAUMATICA INCISIVI CENTRALI E LATERALI INFERIORI CON ESCORIAZIONI DIFFUSE PER IL CORPO- riferisce aggressione da parte di persona a lei nota a Castel Volturno “ ( così recita il referto rilasciato dalla Clinica Pineta grande, e firmato dal medico di turno) .
Quella stessa notte la giovane nigeriana si reca al posto di polizia per presentare denuncia; anche se ancora con i vestiti insanguinati, viene invitata a presentarsi la mattina successiva. Ma il giorno dopo , il poliziotto di turno, le dice che , visto che non ha il permesso di soggiorno, non può presentare denuncia , e le consigliava di rivolgersi ad un avvocato ( questo almeno è quanto ci riferisce Angela; vogliamo sperare che si sia trattato solo di un equivoco ) . Angela si è così scoperta fantasma, un fantasma senza diritti, neanche quello di esistere.
Oggi Angela è disperata; non sa a chi rivolgersi ; oramai ha difficoltà anche a comprare il latte per la più piccina , e teme per i proprio futuro ( nuove aggressioni? o addirittura l’arresto come se fosse lei una criminale ? ) .
Angela prima ancora di essere vittima di un bruto , è vittima di quelle norme che fanno della clandestinità , o meglio della povertà, un crimine . E’ vittima di un cultura sempre più diffusa che non riconosce diritti a tutti coloro che sono diversi dalla maggioranza; il diritto alla sicurezza, diritto a vivere e lavorare per la propria sopravvivenza e di quella dei propri figli.
Angela oggi ha deciso di andare via, tornare dopo 12 anni in quello che una volta era il suo Paese, ma che ora è anch’esso straniero per se e per i figli nati e vissuti qui in Italia ; ce lo dice , in preda alla disperazione; mentre guarda negli occhi smarriti delle sue bambine , che hanno ascoltato in silenzio il suo racconto, con un leggero tremito nelle mani, per il ricordo vivo della violenza assurda subito dalla madre e di cui sono state testimoni.
Italia, Patria del Diritto e di antiche civiltà, davanti alla storia di Angela non provi vergogna !?
2 commenti:
Purtroppo dobbiamo aspettarci molti altri casi come quello di Angela nei
prossimi mesi; sono gli effetti del decreto sulla sicurezza ( di chi?
come?); credo che tutti coloro che si interessano di immigrazione, ma
anche quanti si interessano di diritti, dovrebbero trovare occasione
per incontrarsi e parlarne, per capire cosa possiamo fare e come farlo. Aspetto un segno di disponibilità per fissare una eventuale riunione.
Nel frattempo prego gli amici giornalisti di pubblicare quanto scritto, gli altri di diffondere con la catena di santantonio di internet.
ciao, Renato Natale
Siamo pronti ad interessarci della questione.Avv.Nicola Vetrano,per lo sportello immigrati dell'Associazione Consumatori Utenti della Campania.
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